2016 - 2017

  • Evento realizzato con il sostegno di Solvay Chimica Italia S.p.A.
  • Con i ragazzi delle Borse di Studio 2016/2017
    L’intero ricavato andrà a sostegno delle Borse di Studio 2017/2018
  • Coreografia e regia: Fabrizio Manachini
  • Costumi: Fabrizio Manachini e Francesca Cucco
  • Realizzazione costumi: Andrea Ottino, Sartoria D.A.D. s.n.c.
  • Musica: AA.VV. e brani originali e arrangiamenti di Roberto Mangoni

Lo spettacolo è grintoso, elegante e cattivo!!!

Giulia Mari, 7 anni

“Fuoco alla guerra” è uno spettacolo di tecniche miste, danza classica, danza moderna, canto e recitazione. Non ha nulla a che vedere con un musical perché non è etichettabile in nessuna categoria specifica.

Lo spettacolo è il Primo Progetto Ufficiale della Fondazione A:
Fondazione rivolta alla danza alla quale si sta lavorando con numerosi partners sia a Milano che in Toscana ed in Svizzera, con lo scopo di coinvolgere i giovani che si impegnano con costanza in discipline così intense e formative, giovani che spesso sono talenti; tutto ciò permetterebbe di creare un vivaio molto prezioso, ed in futuro di creare un potenziale lavorativo che potrebbe essere impiegato sul territorio, invece che obbligarli ad andare all’estero e far beneficiare altri stati dei nostri giovani. Quello che vedrete è il frutto di una “scommessa”: riuscire a produrre uno spettacolo dal taglio professionale con un giovane cast e con il solo aiuto di persone che, per amore della Danza, hanno dato il loro prezioso ed insostituibile sostegno!

Giudicherete voi se ci siamo riusciti!

Il messaggio è molto semplice: quando le persone passano attraverso la devastante esperienza della guerra, una volta finita, se si sono persi figli, mariti, mogli, amici o altri affetti, che importanza potrà mai avere essere dalla parte dei vincitori o dei vinti. Idee nuove non ce ne sono più dai tempi dei greci è come le realizziamo che ci rende originali: quindi possiamo partire dal classico e un po’ banale “tema del doppio”.

Presentazione di “fuoco alla guerra” per chi non si intende di teatro e si vuole sedere e vedere lo spettacolo senza per forza diplomarsi al conservatorio o all’accademia nazionale di danza!


partiamo da un “…e poi…”


PARTE POSITIVA / BIANCA

Lo spettacolo si apre con una grande scena dedicata al potere distruttivo del fuoco. Seguono come dei proiettili , in “inversione della scena”, delle “variazioni” dove di susseguono a velocità molto sostenuta, la velocità appunto, la comicità e l’ironia con qualche punta di noir.
Poi uno “scontro” fra opera e balletto che si sintetizza in “come essere nel posto sbagliato al momento sbagliato” con un “plagio” di eccellenza: Chopin che copia Mozart!
Poi una breve incursione nella fama con uno dei personaggi più famosi del mondo: Marylin Monroe
Poi un finto intervallo con pecore (ovviamente finte!), monumenti e ballerini

…E POI…


PARTE NEGATIVA / NERA

Poi si piomba nel nero:
Poi si piomba nel nero: “Nero Guerra” che avvolge e stravolge l’umanità di chi si trova coinvolto e tutti i personaggi che sono apparsi prima vi si trovano coinvolti
nero cattiveria, nero perfidia, per poi sprofondare nel male di un campo di concentramento… il bambino con il pigiama a righe…

poi per non far piangere gli spettatori tutti gli interpreti compiranno un ultima inversione decisamente a U!!! …ma questo lo vedrete solo al debutto!!!

Uno spettacolo dove danza, canto e un po’ di recitazione sinergicamente cercheranno di affascinare chi di danza, canto e recitazione non ne vuol sentire parlare. Uno spettacolo basato sul tema del doppio… e vi lasciamo con un elenco di doppi, perché ognuno trovi il doppio che cerca, il doppio che si merita o il doppio che è
bianco/nero - bello/brutto - comico/ drammatico - adulto/bambino - maschile/femminile - guerra/pace - classico/moderno - luce/ombra - originale/copia - positivo/negativo - teatro/televisione - vita/morte -danza/opera - singolo/gruppo - passato/ presente.

Fabrizio Manachini, Direttore Artistico

FUOCO ALLA GUERRA 2016 - 2017: PROGRAMMA

INTRODUZIONE:

  1. Fuoco

PRIMA PARTE: bianco/positivo

  1. Scherzo per Ballerine ed Orchestra
  2. La regalità
  3. La Sagra della Porchetta!
  4. L’Infanzia
  5. Arancio arroganza
  6. Smartphone & Computer
  7. La ci darem la mano: Opera e Balletto
  8. La Natura Umana Positiva
  9. La Natura: Flora
  10. La Natura Umana Negativa
  11. Il Teatro: Dietro le quinte
  12. Marilyn Monroe
  13. Intervallo con pecore, ballerini e monumenti!

SECONDA PARTE: nero/negativo

se scoppiasse un’altra guerra significherebbe che gli essere umani non avrebbero imparato nulla
se scoppiasse un’altra guerra gli essere umani rifarebbero gli stessi errori?
o peggio
errori ancora più grandi
e, se così fosse, non ci sarebbe più rimedio

  1. Nero guerra
  2. Nero cattiveria
  3. Nero perfidia
  4. Il bambino con il pigiama a righe (liberamente ispirato all’omonimo romanzo)
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Agata Cerbai, Alessia Rizzo, Aurora Mento, Carlotta Benci, Caterina Cucchiara, Cecilia Guidi, Chiara Ciribello Chiara Novi, Clarissa D’Amico, Emily Ghiarè, Giorgia Carcangiu, Giorgia Carli, Giulia Zummo, Kalehjwot Garbini Lisa Lazzeri, Marco Agrestini, Marta Alessandrà, Noemi Mei, Sara Orsini, Serena Nesi, Vittoria Succi.

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Durante le prove si sono avvicendati numerosi spettatori che hanno gentilmente “recensito” lo spettacolo. Dette recensioni sono risultate determinanti per capire l’impatto del soggetto dello spettacolo sugli spettatori.

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Di seguito riportiamo le relazioni di alcuni degli interpreti che, pur avendo partecipato allo stesso allestimento, hanno avuto sensazioni molto diverse.

FUOCO ALLA GUERRA: diamo i numeri!!!

  • 1 ora e un quarto circa la durata
  • 21 interpreti
  • 1 coreografo/regista
  • 2 costumisti
  • 1 sartoria
  • 1300 fotografie
  • 20 video
  • 14 prove da 5 ore per il montaggio
  • 5 prove da 5 ore per l’interpretazione
  • 284 costumi:
    • 42 body, 21 leggings, 84 manicotti, 13 top, 38 gonne, 21 pantaloni, 23 giacche, 11 abiti, 1 tutu destrutturato, 20 accappatoi, 100 bottoni, 12 paia di guanti, 10 grembiuli della nonna
  • 166 elementi di attrezzeria ed accessori:
    • 12 smartphone, 21 collane, 12 occhiali, 10 bastoni, 5 sedie, 10 palline, 31 cappelli, 2 ventagli, 10 paia di guanti, 33 nastri, 20 asciugamani
  • 500 metri circa di tulle nero
  • 2 opere d’arte: “Il Cenacolo” e “La Torre di Pisa”
  • 1 Fondazione
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