Fuoco alla guerra 2016 - 2017
Relazioni
Da Settembre 2016 a Maggio 2017 si sono svolte le prove per l’allestimento dello spettacolo “Fuoco alla guerra”, Coreografia e Regia di Fabrizio Manachini.
“Fuoco alla guerra” ha debuttato il 19 Giugno 2017, Teatro Solvay, Rosignano, Livorno anche grazie al prezioso sostegno di Solvay Chimica Italia S.p.A.
Gli interpreti dello spettacolo “Fuoco alla guerra”, che è il Primo Progetto ufficiale della Fondazione A, costituita in Giugno 2016, sono ragazzi di età compresa fra i dodici ed i diciotto anni e, per esigenze narrative e drammaturgiche, vi sono anche alcuni personaggi adulti.
Gli interpreti sono stati scelti fra 150 candidati, precedentemente segnalati dalle Direttrici delle scuole di danza che hanno chiesto di partecipare al progetto, per meriti tecnici, affidabilità, costanza e con forti motivazioni.
Attraverso tre audizioni ne sono stati scelti 37, sapendo perfettamente che la metà di loro non avrebbe superato il primo quadrimestre di prove: solo 20, grazie al loro splendido lavoro, sono arrivati al debutto.
Debutto che per molti di loro non è un punto di arrivo, ma di partenza! Molti di loro, infatti, hanno ottenuto la Borsa di Studio per A.A. 2017/2018, sempre in forma totalmente gratuita.
Le relazioni che seguono sono state scritte da tutti loro e, per mantenerne intatta la freschezza della loro giovane età, non sono state modificate in nessun modo.
Molti di loro, oltre a sottolineare la loro crescita artistica e tecnica ed il forte aspetto socializzante, hanno evidenziato l’acquisizione della capacità di prendere impegni a lunga scadenza e rispettarli nel rispetto degli altri e nel rispetto di sé stessi: questo e il nostro risultato più importante!
Tutti i ragazzi scelti per il cast si sono trovati per la prima volta ad interpretare un intero spettacolo professionale: questo ha comportato il dover apprendere le tecniche interpretative che permettessero loro di “saltare” da un personaggio all’altro in pochi minuti, personaggi che spesso si trovavano agli antipodi. Abituati a prendere parte a situazioni di saggio/spettacolo dove si trovavano ad essere coinvolti solo in alcune coreografie, all’inizio hanno dovuto superare grandi difficoltà proprio per l’impostazione professionale dove le varie tecniche di danza costituiscono il solo apparato di “testo”, pur avendo un’ottima preparazione tecnica.
Di seguito riportiamo le relazioni di tutti loro che, pur avendo partecipato allo stesso allestimento, hanno avuto sensazioni molto diverse.
Fabrizio Manachini, Direttore Artistico Fondazione A
- Per sapere cosa ha provato chi ha vissuto lo spettacolo dall’esterno, cioè gli spettatori, vi rimandiamo alle recensioni scritte direttamente dagli spettatori!
AGATA CERBAI (15 anni), ballerina e attrice
Quest'anno ho avuto l'onore di far parte del cast dello spettacolo "Fuoco alla guerra".
È stata un'esperienza molto positiva per me poiché mi ha aiutata a migliorare la tecnica soprattutto per quanto riguarda l'espressività. È stata un'esperienza totalmente nuova, mi è piaciuto molto collaborare e confrontarmi con ragazze della mia età con le quali non avevo mai lavorato prima.
Questo progetto mi ha messo alla prova perché il lavoro, soprattutto nei mesi iniziali, è stato talvolta faticoso e per questo sono molto soddisfatta.
ALESSIA RIZZO (16 anni), ballerina e attrice
Arrivata alla fine di questo percorso mi rendo conto di quanto io sia cambiata rispetto a quando ho cominciato.
Mi sono lanciata in un'esperienza a me del tutto nuova, forse con insicurezza dato che non sapevo esattamente a cosa sarei andata incontro e forse inconsapevole di alcune mie capacità, che ho scoperto essere dei miei veri punti di forza mai venuti alla luce prima d'ora.
Inizialmente non mi sentivo del tutto all'altezza e spesso mi sono messa in discussione, sottovalutandomi e in alcuni casi criticandomi; ma penso che tutto ciò mi sia servito moltissimo perché ho imparato ad adattarmi a tante situazioni in cui ero in difficoltà o in cui a primo impatto non mi sentivo a mio agio e ho anche imparato a non dare niente per scontato perché ogni minima piccolezza può essere una dimostrazione a me stessa e agli altri.
Questa esperienza mi ha dato l'opportunità di crescere e maturare molto, acquisire sempre più consapevolezza di me e sapermi ambientare in situazioni nuove e talvolta difficili che mi mettono a dura prova.
Sono molto contenta di essermi cimentata in questa avventura e sono soddisfatta di come io sia riuscita a non mollare ma a impegnarmi e dare il mio massimo, dimostrando dedizione, passione, forza di volontà e determinazione, sperando che anche il prossimo anno possa essere ricco di soddisfazioni!
AURORA MENTO (14 anni), ballerina e attrice
Penso che questa esperienza mi sia stata molto di aiuto, specialmente in vari punti.
La tecnica, nella danza fondamentale: grazie a questa esperienza ho migliorato la mia tecnica nelle pirouette, nei salti, negli arabesque, e in qualunque altro passo di danza.
Ho migliorato le mie espressioni, e i miei modi di fare, grazie anche alla professionalità, ed alla puntualità dell'insegnante (il coreografo/regista n.d.r.).
Ho imparato la recitazione, che inizialmente mi era nuova nel mondo della danza, ma che alla fine si è rivelata divertente e, in alcuni punti anche emozionante.
Ho imparato cose che non sapevo fare dalla Fondazione A, e spero di impararne altre il prossimo anno.
Sono fiera ed onorata di poter partecipare ad un progetto del genere e di essere stata inserita in un gruppo fantastico.
CARLOTTA BENCI (16 anni), ballerina e attrice
Quest' anno ho avuto la possibilità di partecipare al progetto "Fuoco alla Guerra", un'innovazione nel territorio di Rosignano reso possibile dalla Fondazione A, che dal mio punto di vista mi ha arricchito sotto molti aspetti.
Penso di essere cresciuta a livello personale e artistico, in quanto ho dovuto dare il massimo nella parte interpretativa, recitando e interpretando diversi personaggi durante lo spettacolo, banali ma anche forti che hanno segnato gran parte della storia, e mostrando tutte le mie capacità e doti nella danza.
Lo spettacolo "Fuoco alla Guerra" è scherzoso, divertente e brioso per poi, di colpo, trasformarsi in un insieme di negatività, prodotta dalla guerra e da tutte le sue conseguenze.
Grazie a questo progetto, ho potuto relazionarmi con persone più grandi e ho conosciuto ragazze che, come me, condividono la passione e l'amore per la danza.
Sono felice di poter continuare questa esperienza anche il prossimo anno così da poter crescere sempre di più e ringrazio Fabrizio per l'opportunità.
CATERINA CUCCHIARA (16 anni), ballerina e attrice
Quest’anno ho avuto modo di partecipare al progetto (allestimento n.d.r.) "Fuoco alla guerra" della Fondazione A di cui è Direttore Artistico Fabrizio Manachini.
È stata un'esperienza che mi ha arricchito sia in senso personale che tecnico. Sono riuscita a crescere artisticamente grazie a svariate interpretazioni che mi vedevano impegnata in alcuni personaggi leggeri e sbarazzini e in altri più seri e impegnativi.
Ho avuto modo di conoscere altre ragazze che come me condividono la stessa passione per la danza.
Sono rimasta molto soddisfatta dello spettacolo che siamo riuscite a fare grazie alle motivazioni del coreografo.
Ci siamo dilettate anche nel recitare, cosa che inizialmente sembrava impossibile, ma con molta pazienza, dedizione ed impegno siamo riuscite ad interpretare i nostri personaggi al meglio!
Ringrazio Fabrizio per questa esperienza.
CECILIA GUIDI (15 anni), ballerina e attrice
Fare parte del cast di "Fuoco alla guerra" è stata un'esperienza positiva e molto stimolante.
Durante questo anno ho avuto la possibilità di incrementare la mia tecnica nell'ambito della danza, e ho anche imparato a conciliare il canto e il ballo senza perdere di vista l'interpretazione, la quale gioca un ruolo importante nell'esecuzione dei balletti.
Inoltre è stata anche un’esperienza che mi ha fatto responsabilizzare, infatti ho imparato che un impegno preso va sempre portato a termine nel migliore dei modi.
CHIARA CIRIBELLO (19 anni), cantante
Il mio Fuoco alla Guerra: uno spettacolo che diventa una storia, una storia che pian piano diventa una poesia, una poesia che poi diventa un sogno. Un sogno che si fa sempre più pesante, sempre più rosso, sempre più fuoco, e diventa una bomba ad orologeria pronta a scoppiare nel petto di chi guarda. La frizzante passione di diciannove giovani ballerine si unisce all'estro di un coreografo d'eccellenza, e insieme collaborano e danno vita a Fuoco alla Guerra, un viaggio teatrale che promette di lasciare il segno.
CHIARA NOVI (14 anni), ballerina e attrice
Nel settembre del 2016 ho iniziato un percorso con la 'Fondazione A' per mettere in piedi lo spettacolo ''Fuoco alla Guerra''
A seguito di un'audizione, fatta a Giugno 2016, ho incominciato questa nuova avventura con ragazze della mia età, insieme abbiamo condiviso ansie, paure e gioie, ma alla fine siamo state soddisfatte del nostro lavoro.
Il 19 giugno 2017 c'è stato il debutto dello spettacolo e grazie alle numerose ore in teatro e in sala di danza: lo spettacolo ha avuto un gran successo, è stato forte, aggressivo e divertente.
Ho vissuto una nuova esperienza stancante ma sicuramente soddisfacente.
CLARISSA D'AMICO (11 anni), ballerina e attrice
Vorrei spiegare a parole mie l'esperienza che ho vissuto in questo anno con la Fondazione A: è stato un percorso di crescita in certi momenti difficile, ma allo stesso tempo divertente e con tanti consigli dati che mi hanno aiutato a crescere e migliorarmi, sia per l'espressività che per la tecnica.
Sono molto felice di aver avuto questa grande opportunità di poter far parte di questo progetto e di aver conosciuto tutte le persone che ne fanno parte.
Ringrazio tutti di cuore, un GRAZIE SPECIALE va al mio insegnante coreografo Fabrizio!!!
EMILY GHIARE' (16 anni), ballerina e attrice
Un'esperienza assolutamente unica, dura,impegnativa, faticosa, ma soprattutto divertente.
Questo progetto ha lasciato il segno dentro di me, sono migliorata molto e, grazie a Fabrizio, riesco a divertirmi molto di più sul palco.
Una cosa unica, che ti fa fare nuovi incontri, ma sopratutto che ti fa crescere artisticamente.
Un grazie a tutti quanti.
GIORGIA CARCANGIU (12 anni), ballerina e attrice
Fuoco alla guerra: esperienza emozionante e sorprendente.
Questo progetto mi ha dato la possibilità di crescere e maturare.
Mi ha permesso di confrontarmi con ragazze di diverse scuole e confrontare le mie capacità.
Mi ha permesso di mettermi in gioco sulla mia passione più grande e al tempo stesso di riflette su un tema purtroppo ancora molto attuale.
Sperando di poter condividere questa esperienza anche l'anno prossimo con altre/i ragazze/i e di poter godere un'altra volta di queste forti emozioni.
GIORGIA CARLI (17 anni), ballerina e attrice
Una delle migliori esperienze della mia vita!
Far parte del cast di Fuoco alla Guerra mi ha dato la possibilità di crescere caratterialmente e migliorare il mio modo di esprimermi ballando.
Inoltre ho avuto la bellissima opportunità di conoscere un nuovo coreografo e nuove persone con cui condividere la mia passione.
GIULIA ZUMMO (13 anni), ballerina e attrice
È stata un'esperienza fantastica e unica, mi ha dato la possibilità di imparare un nuovo modo di lavorare a cui non eravamo abituate.
Sono soddisfatta del risultato ottenuto, perché fatica, sudore, sacrificio ed impegno sono stati ricompensati. Lo spettacolo è stato grintoso, emozionante... GRANDIOSO!!
KALEHJWOT GARBINI (12 anni), ballerina e attrice
Questo progetto è molto bello e lo consiglio a tutti.
Grazie a questo progetto la tua interpretazione e recitazione migliorano.
Per quanto riguarda la tecnica non tanto.
Uno dei pezzi che mi piace e mi diverte farlo é quello di “Marilyn Monroe”.
Mentre “il bambino con il pigiama a righe” colpisce molto.
Comunque ripeto che è un progetto bellissimo e da fare almeno una volta.
LISA LAZZERI (13 anni), ballerina e attrice
A fine anno devo dire che mi è piaciuta molto questa esperienza.
All'inizio sinceramente non mi aspettavo tutto questo ma man mano che andavamo avanti mi è piaciuta sempre di più. Per me non c'è nulla di negativo: tutte le cose che mi aspettavo da questo progetto dette nella prima intervista (si veda “fuoco alla guerra 2016/2017 interviste agli interpreti” n 1, 2 e 3 n.d.r.) si sono avverate.
A realizzare questo spettacolo "Fuoco alla Guerra" mi sono divertita molto, e devo dire che mi è piaciuto molto anche interpretare i vari personaggi.
Per me è stata davvero un' esperienza unica che mai mi era capitata di fare.
Questo progetto è un gioco di interpretazione, impegno, e divertimento, un mix che mi ha soddisfatto in pieno.
MARTA ALESSANDRA' (15 anni), ballerina e attrice
Partecipare a questo progetto "Fuoco alla guerra " della Fondazione A è stato davvero molto divertente, emozionante e quant'altro, devo dire che questa esperienza mi è stata molto utile per migliorare vari miei aspetti sia a livello di danza, tecnico, interpretativo, ma soprattutto a livello personale: ho imparato a conoscere meglio i miei punti di forza e i miei punti di debolezza e sono molto orgogliosa di quello che sono riuscita a fare quest'anno con questo progetto e felice di averlo fatto con voi!
NOEMI MEI (16 anni), ballerina e attrice
Lo spettacolo "Fuoco alla guerra" mi ha consentito di prendere parte ad una realtà, per me, del tutto nuova e di migliorare sia da un punto di vista interpretativo che tecnico.
Sono riuscita ad impersonare i vari ruoli, del tutto diversi tra loro, passando da “La sagra della porchetta” a “Nero guerra”, dal “Fuoco” a “Marylin Monroe”, mediante la danza ma anche la recitazione.
Il progetto, inoltre, mi ha dato modo di conoscere altre ragazze che condividono con me la passione per la danza, cosa che ci ha reso un gruppo unito sin dai primi tempi.
Il lavoro svolto quest'anno non è stato per niente facile e mi ha messo a dura prova, ma è anche grazie a questo che adesso sono più matura e consapevole delle mie possibilità.
L'anno prossimo ripeterò quest'esperienza nella speranza che possa essere altrettanto positiva se non migliore.
SARA ORSINI (17 anni), ballerina e attrice
Tra il 2016 e il 2017 ho avuto la possibilità di partecipare, mediante Borsa di Studio, alla formazione (allestimento n.d.r.) dello spettacolo "Fuoco alla guerra".
Ho sempre nutrito in questo progetto molte speranze e non posso certo negare che su 10 mesi di prove, 8 sono stati veramente duri. Mi sono dovuta abituare a un numero di ore di prove che non mi é solito fare, ho dovuto contare molto sulla mia memoria visto che le prove si svolgono una volta al mese, mi sono dovuta abituare ad usare e perfezionare l'interpretazione all'interno dei vari balletti, e ho dovuto fare i conti con la fatica e la professionalità che dovevo mantenere.
Ci sono stati momenti che personalmente ho trovato molto difficili, ma nonostante questo sono sicura che quella di quest'anno sia stata un'esperienza davvero meravigliosa.
Ho imparato tanto e sono cresciuta molto durante questo percorso: soprattutto ho compreso l'importanza dell'impegno e del lavoro costante, perché solo grazie a questi si riesce pienamente a migliorare.
Alla fine di tutto questo posso dire che solo grazie ad ogni sgridata, ogni sforzo e ad ogni volta in cui ho pensato di mollare, solo ora posso dire quanto davvero ne sia valsa la pena aver continuato.
Solo per arrivare a quello che posseggo oggi sia come formazione didattica (tecnica n.d.r.) nel campo della danza, sia come formazione personale.
Quella che ho avuto il piacere di proseguire, é un'esperienza che consiglio a tutti, perché porta a grandi miglioramenti se ci si mette l'impegno dovuto.
SERENA NESI (15 anni), ballerina e attrice
Quest'anno ho partecipato a questo progetto con l'entusiasmo e le preoccupazioni che mi accompagnano sempre quando affronto una nuova sfida.
Ho imparato tantissimo, ho superato, nel mio piccolo, i miei limiti. Ho consolidato i rapporti con le mie compagne.
Sono cresciuta nella danza e nella mimica (interpretazione n.d.r.) teatrale.
Non ho mollato nonostante la fatica e la stanchezza.
Però la cosa più importante che ho imparato è il rispetto per gli impegni presi sia nei confronti degli altri, ma soprattutto verso me stessa.
VITTORIA SUCCI (12 anni), ballerina e attrice
Quest'anno ho partecipato al progetto (allestimento n.d.r.) “Fuoco alla guerra”.
E’ stata un’esperienza molto bella e unica.
Ho imparato e capito come è duro e pieno di sacrifici il lavoro del ballerino.
Personalmente sono molto soddisfatta di questo progetto, perché oltre a essere migliorata nella tecnica mi ha aiutato molto per quanto riguarda la parte dell'espressività.
Ho imparato anche a confrontarmi con persone e tecniche di ballo diverse.
Abbiamo lavorato molto duramente, ma ci sono stati riconosciuti i giusti meriti.
Lo spettacolo di Lunedì sera (il debutto 19 Giugno 2017 n.d.r.) è stato la conclusione di questo soddisfacente lavoro, con molte emozioni: dalla paura e l'ansia di salire sul palco e presentarlo per la prima volta, alle emozioni che lo spettacolo stesso ha fatto nascere dentro di me; dalla gioia e l'allegria, al dolore e la paura che incute la guerra.
Con questo volevo ringraziare la Fondazione A per questa fantastica e unica opportunità.
Un ringraziamento speciale a Fabrizio che ha condiviso con noi il suo grande amore per la danza, accompagnandoci in questo percorso.